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Categoria: Antichità
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Se l'uomo di metallo (ma forse non è di metallo... mi piace però pensare che sia così!) si può rilassare bagnando i suoi piedi e con essi i suoi talloni in una pozza di acqua piovana, certo non si può rilassare Achille, la cui ira (
menin) è l'oggetto principale del canto della Dea (
Aeide Thea) nell'Iliade omerica. Che l'ira sia la protagonista indiscussa dell'Iliade (e paradossalmente il fatto che tale ira sia di Achille vien a essere quasi un accidente, non tanto una sostanza, per dirla con terminologia aristotelica) lo si deduce dal fatto che
menin è la prima parola con cui inizia il poema – esattamente come nell'Odissea la prima parola è
andra (uomo), e infatti qui a farla da padrone non è l'anima irrazionale (per dirla stavolta con Platone), ma Odisseo (più conosciuto come Ulisse), la cui caratteristica principale non è quella di essere irascibile ma
polutropon, ovvero "dal multiforme ingegno". Non che Odisseo potesse rilassarsi come il nostro uomo di metallo, ma nelle sue escursioni presso le varie isole gli è ogni tanto anche capitato di farsi coccolare. Continuando con Platone, che Odisseo, a differenza di Achille, sia dominato dall'anima razionale? Nella bellissima metafora del Fedro di Platone, essa (l'anima razionale) è rappresentata metaforicamente come un auriga che conduce una pariglia di due cavalli, uno bianco e uno nero: i due cavalli costituiscono insieme le due facce dell'anima irrazionale, rispettivamente l'anima irascibile e l'anima concupiscibile. Di certo l'auriga di Odisseo era sufficientemente scaltro da riuscire a governare i due cavalli selvaggi – anche se ogni tanto accadeva che il cavallo nero avesse la meglio anche sulla
politropia dell'astuto Odisseo... Comunque no, è assolutamente scorretto affermare che Platone identificasse l'anima razionale con la
politropia, mi sono fatta trascinare dalla metafora. Lasciamo andare il Fedro e la sua anima razionale: Platone apprezzerà di più Odisseo proprio quando cesserà di essere
politropo... e sceglierà invece una vita oscura e ritirata memore dei suoi affanni precedenti.
Morale parziale: qual è la componente principale della nostra anima?